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Risultato #3

DISFUNZIONE DEL SONNO SOGGETTIVA E SONNOLENZA DIURNA SONO ASSOCIATI AI RITMI EEG A RIPOSO E ALLA PERFORMANCE AI VIDEOGIOCHI SERI DI TELEMONITORAGGIO DOMICILIARE SMARTME&YOU NEI PAZIENTI CON DEFICIT COGNITIVO DOVUTA ALLA MALATTIA DI PARKINSON

Obiettivo. Le disfunzioni del sonno e l’eccessiva sonnolenza diurna sono comuni nelle condizioni neurodegenerative dell’invecchiamento patologico dell’encefalo, come la malattia di Parkinson (PD), e possono riflettere un’alterazione della regolazione della vigilanza e un declino cognitivo. Questo studio ha esaminato le associazioni tra variabili soggettive del sonno, funzionamento diurno, ritmi EEG a riposo e prestazioni cognitive valutate tramite i videogiochi seri del servizio TELEMAIA della piattaforma SmartMe&You (https://smartme.cloud.garr.it/) in pazienti con declino cognitivo da PD (PDCD).

Materiali. Nell’ambito del progetto TELEMAIA (Bando “Regione Lazio per il rilancio competitivo per ricerca-sviluppo-innovazione 2023”), sono stati raccolti dataset da 22 partecipanti anziani cognitivamente sani (Healthy Control, HC; età media: 66.6±6.2, 9 donne) e 28 pazienti con PDCD (età media: 74.8±6.1, 6 donne). Tutti hanno completato questionari standardizzati sul sonno, EEG a 32 canali e valutazioni cognitive domiciliari tramite sette videogiochi seri del servizio TELEMAIA della piattaforma SmartMe&You.

Metodi. I partecipanti hanno completato il Pittsburgh Sleep Quality Index (PSQI; punteggio totale e sette componenti, che valutano diversi domini della qualità e quantità soggettiva del sonno) e l’Epworth Sleepiness Scale (ESS), ed eseguito compiti su tablet SmartMe&You mirati all’attenzione e alla velocità visuo-motoria. L’EEG a riposo (~5 min, occhi chiusi) è stato analizzato con il freeware eLORETA per derivare stime della densità di corrente a livello di sorgenti corticali dell’EEG nelle bande di frequenza delta, theta, alpha1, alpha2 e alpha3. Modelli statistici ANCOVA sono stati utilizzati per testare le differenze tra i gruppi (p < .05), mentre le correlazioni di Spearman hanno esaminato le associazioni tra EEG, sonno soggettivo, sonnolenza e variabili cognitive (p < .05).

Risultati. La Figura 1 mostra che pazienti con PDCD hanno punteggi significativamente più alti al PSQI (p=.01, η²p=.16) e all’ESS (p=.02, η²p=.13) rispetto ai partecipanti HC, mostrando una maggiore tendenza a fenomeni di sonnolenza diurna e bassa qualità e durata di sonno notturno, rispettivamente. La potenza EEG nelle bande delta (p=.01, η²p=.18) e theta (p=.03, η²p=.12) era maggiore nei pazienti con PDCD rispetto ai controlli. I punteggi dell’ESS e la componente del PSQI per la disfunzione diurna (C7) erano positivamente associate alla potenza delta (rho=.36 e .39) e theta (rho=.38 e .42) (tutte p<.01) delle sorgenti corticali dell’attività EEG. Inoltre, entrambe le misure ESS e PSQI erano negativamente correlate con l’accuratezza nella prestazione ai videogiochi seri (rho=–.43 e –.38 con p<.01, rispettivamente).

Discussione. Questi risultati suggeriscono che un cattivo funzionamento diurno legato al sonno è accompagnato da un’aumentata attività EEG a onde lente (delta) e da una ridotta prestazione cognitiva negli anziani con deficit cognitivi dovuti al PD.

Conclusioni. La piattaforma SmartMe&You, combinata con misure EEG e valutazioni soggettive del sonno, offre una tecnologia scalabile e ecologicamente valida per rilevare alterazioni neurocomportamentali nei pazienti con PDCD. I risultati supportano il valore del telemonitoraggio domiciliare centrato sul sonno nel declino cognitivo legato all’età, incoraggiando ulteriori sforzi nel monitoraggio domiciliare prolungato dei ritmi sonno-veglia.

Figura 1. Differenze di gruppo nella qualità soggettiva del sonno (PSQI: Pittsburgh Sleep Quality Index) [lato sinistro] e nella sonnolenza diurna (ESS: Epworth Sleepiness Scale) [lato destro]. Il gruppo di pazienti con deficit cognitivo dovuto alla malattia di Parkinson (PDCD ha mostrato punteggi PSQI ed ESS significativamente più alti del gruppo di controllo formato da partecipanti anziani con cognizione normale (Healthy control, HC; p< 0,05).